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RavelloCittà della Musica

Ravello, situata in una posizione splendida, su un insediamento roccioso a cavallo delle Valli del Dragone e della Regina, fu fondata probabilmente nel 4 secolo a.C. da popolazioni Romane che scapparono dai barbari. È situata in una posizione più elevata rispetto alle altre località della Costiera Amalfitana e può vantare panorami bellissimi e insoliti, ad esempio quello di Villa Cimbrone, soprannominato Terrazza dell'Infinito.

Nel passato Ravello già godeva di un prospero sviluppo economico quando faceva parte della Repubblica Amalfitana, ma Ravello si ribellò contro di essa quando il popolo di Amalfi tradì il re Normanno Roberto Guiscardo nel 1081, eleggendo il loro proprio Doge. Ravello rifiutò di seguire Amalfi verso questo tradimento e meritò l'appellativo di Rebello da cui oggi deriva il suo nome, che fu messo proprio dalla popolazione di Amalfi. In quella occasione, aveva l'appoggio di Papa Vittore III che in primo luogo la liberò dalla dipendenza di Amalfi, costruendo il palazzo vescovile e di conseguenza (1086) instaurò una sede episcopale. Divenne poi una potenza economica, sede di fiorenti industrie tessili. Dal saccheggio fatto da Pisa nel 1137, iniziò poi un lento declino economico che si risollevò nell'ultimo secolo quando Ravello divenne una meta turistica preferita dal "Grande Giro" fatto da grandi artisti e intellettuali europei. Wagner, Longfellow e molti altri si fermarono a Ravello per un periodo di tempo, e ognuno fu incantato dal fascino straordinario di questi luoghi. In ultimo ma non di meno importanza Greta Garbo a Ravello si nascose per una delle sue fughe che appassionò i trentenni di tutto il mondo.

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